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12 tecniche per essere primi su Google

Pubblicato il: 31 Ottobre 2023 Autore: Maddl

Essere primi su Google vuol dire guadagnare le posizioni migliori nella SERP, la pagina dei risultati. Questo risultato si ottiene migliorando aspetti on-page e off-page del sito web ma anche investendo nell’advertising e nelle local SEO.


Le aziende si rivolgono al nostro servizio web marketing e SEO per migliorare il posizionamento su Google. Ovviamente vogliono guadagnare la prima posizione nella SERP, la pagina dei risultati. Questo è utile e necessario per superare la concorrenza e farsi trovare dai clienti.

Il punto è che, come puoi ben immaginare, non è così semplice. Ci sono più attori in campo che lavorano nella stessa direzione e spesso le SERP sono congestionate da big player che investono risorse immense per essere primi su Google. Questo significa arrendersi all’evidenza? No!

tecniche per essere primi su Google

Non è questa la prospettiva da seguire per chi vuole sfruttare il web marketing e della promozione online per farsi trovare. Bisogna solo rivedere la propria idea di prima posizione su Google e affrontare la sfida in modo strategico. Lavorando con l’ottimizzazione SEO e la pubblicità, sfruttando tutte le soluzioni offerte dal mondo della search engine optimization e andando verso l’advertising.

Essere primi su Google non è facile, non sempre è possibile. Ma con un buon lavoro di ottimizzazione SEO e strategia riusciremo a ottenere dei risultati interessanti. Molto dipende dal budget e dagli obiettivi ma noi seguiamo queste tecniche che danno sempre buoni frutti.

Crea un sito web per il tuo brand

Il primo passo per occupare i primi posti nei motori di ricerca: devi avere un sito web. Non basta esserci però, devi ragionare in termini strategici. Quindi hai bisogno di un approccio basato sull’ottimizzazione SEO oriented: prima di realizzare il sito web devi fare un’analisi delle parole chiave. Con quali strumenti? Le soluzioni migliori sono Seozoom, Ahrefs e Semrush.

Questo è utile per indirizzare la struttura del sito web e la realizzazione dei contenuti. In questo modo puoi intercettare le ricerche navigazionali, quelle transazionali e di brand. Ovvero, chi cerca il tuo nome ha un riferimento chiaro e trova il tuo sito web sempre primo su Google.

Grazie a un sito web di proprietà puoi posizionarti anche per le ricerche di chi cerca informazioni prima di acquistare un bene o un servizio. Ad esempio, puoi creare delle pagine web per chi cerca confronti tra prodotti, testimonianze e valutazioni. In sintesi: grazie a un sito web ben strutturato puoi guadagnarti i primi posti sui motori di ricerca per ottenere ciò che serve veramente.

Investi sulle long tail keyword

Essere primo su Google vuol dire ottenere la visibilità grazie a un posizionamento vantaggioso nella parte alta della SERP. Ma non sempre conviene puntare su quelle che noi chiamiamo vanity keyword.

Ovvero delle parole chiave che hanno un gran volume di ricerca ma un tasso di conversione basso. Quindi, per sintetizzare, porti tante visite e aumenti il numero di click ma non le vendite reali.

In molti casi conviene puntare sulle long tail keyword, le parole chiave a coda lunga. Sono le query con 3 o più termini che hanno un volume di ricerca basso ma un tasso di conversione alto.

prima posizione su google
Una rappresentazione della coda lunga secondo Moz.

Infatti, nella maggior parte dei casi indicano un search intent ben preciso e sono digitate da persone che hanno le idee chiare. Inoltre, avendo un volume di ricerca basso c’è meno concorrenza intorno a queste keyword. Quindi sarà più facile arrivare primi su Google e aggirare i competitor.

In alcuni casi bisogna ragionare in termini strategici e seguire la strategia dell’Oceano Blu (andare dove c’è un mare limpido, senza competitor) per fare un buon lavoro di ottimizzazione SEO. Spesso è inutile puntare a testa bassa verso i grandi portali e i competitor particolarmente affermati.

Lavora sui contenuti multimediali

Essere ai primi posti del motore di ricerca vuol dire analizzare a fondo le necessità del pubblico anche in termini di contenuti multimediali. Per valutare questo aspetto basta studiare a fondo la SERP, la pagina dei risultati di ricerca. La composizione mostra quali sono le esigenze del pubblico.

Questo passaggio deve essere letto in chiave strategica. In alcuni casi è impossibile o difficile posizionarsi con una pagina web standard, però può essere conveniente lavorare sulle immagini.

Esempio di risultato in prima pagina con un video YouTube.
Esempio di risultato in prima pagina con un video YouTube.

O magari con i video come nell’esempio in alto. Se il search intent del pubblico può essere soddisfatto con questi contenuti multimediali è utile ipotizzare la realizzazione di una content marketing strategy capace di lavorare su infografiche, video, album di immagini e foto.

A volte, per essere primi nei motori di ricerca non serve scrivere tanto ma lavorare per soddisfare l’intento di ricerca nel miglior modo possibile. Questo significa anche pubblicare foto e video.

Studia e sfrutta la SERP di Google

Come apparire tra i primi risultati di Google? Continua a studiare la SERP e individua dei punti a tuo favore. Ad esempio, in alcuni casi noti la presenza di featured snippet. Vale a dire il risultato 0 che anticipa il contenuto al lettore con un estratto del contenuto. Che può essere una risposta breve.

come posizionare un sito ai primi posti
Un esempio di risultato zero.

Ma anche una lista puntata. Se noti che per soddisfare il search intent Google estrapola i testi puoi provare a conquistare il primo posto Google affrontando l’esigenza con un contenuto migliore.

  • Usa termini tecnici e precisi.
  • Preferisci periodi brevi.
  • Dai definizioni nette.

Lo stesso si può fare se noti la presenza del box dedicato alle domande e alle risposte brevi (People also asked): crea una sezione FAQ all’interno del contenuto e utilizza le domande che trovi nel box per rispondere con un testo breve e conciso, meglio ancora se arricchito con il codice Schema.org.

Crea dei pillar content completi

C’è una vecchia regola che in alcuni casi funziona ancora per posizionarti in alto su Google: scrivere contenuti lunghi e articolati. D’altro canto, questa soluzione è stata più volte fraintesa e spesso si è arrivati a dire che esiste una lunghezza minima da rispettare per posizionarsi bene su Google.

Non è così, non esiste un minimo di parole in una pagina web che garantisce il ranking. Ma è sicuramente vero che oggi il lavoro di content curation non è più rivolto alla singola keyword. Questa è la tecnica seguita anche per il posizionamento di un nostro cliente, Silvio Parisella, che oggi è in prima posizione per diverse keyword in target con il sito web ufficiale e il suo blog aziendale.

Crea un sito web per il tuo brand
Le tecniche SEO per essere primi su Google.

In passato, ogni ricerca poteva e doveva essere servita da una pagina che ruotava intorno alla query con un abbondante uso di quel termine. Risultato? Testi pessimi con un lavoro di keyword stuffing esasperante. Nel tempo, Google si è evoluto ed è arrivato al punto di non essere più legato alla parola chiave per capire se un contenuto parla di un argomento.

Anzi, in alcuni casi può posizionare una pagina web anche se quel singolo termine non appare o è stato citato un sinonimo. Il risultato è chiaro: un testo lungo non si posiziona bene in quanto tale ma perché riesce a intercettare un gran numero di ricerche correlate alla principale.

Questo avviene grazie a un campo semantico ampliato dall’abbondanza di contenuto. Condizione essenziale: mirare alla sostanza. Inutile allungare il brodo solo per presentare un contenuto lungo. Google premia i contenuti di qualità, la lunghezza senza sostanza è fuffa. D’altro canto basta avere un buon servizio di SEO copywriting al proprio fianco per risolvere qualsiasi problema.

Vuoi lavorare con il posizionamento su Google?

Siamo specializzati in ottimizzazione SEO

Apri un blog aziendale di successo

Come essere primi su Google e trovare nuovi clienti online? Una delle tecniche più utilizzate, famose e utili per ottenere maggiore visibilità sul motore di ricerca è quella del blogging. Devi chiedere alla web agency che cura il tuo progetto online di realizzare un blog. Ovvero un magazine interno.

Perché è così importante questo processo? Grazie a un blog aziendale o personale puoi pubblicare un gran numero di contenuti informativi, ovvero rivolti alla soddisfazione di domande e necessità poste dai potenziali clienti sul motore di ricerca. Per apparire primi su Google, spesso, non bisogna vendere ma aiutare il pubblico. Noi sappiamo che una gran quantità – in realtà la maggioranza – delle query digitate sul campo search del motore di ricerca è informazionale o informativa.

Questo significa che non c’è un intento commerciale o transazionale. Le persone non vogliono sempre acquistare o prenotare ma hanno bisogno di una mano per risolvere un problema.

E tu devi esservi: l’inbound marketing suggerisce proprio questo, devi farti trovare quando il potenziale cliente ha bisogno di te. Anche se in quel preciso momento non vuole acquistare.

Lo farà in seguito e si ricorderà del tuo aiuto. Grazie a un blog puoi fidelizzare i contatti, fare lead generation, retargeting e brand awareness. Ma soprattutto puoi essere primo nei motori di ricerca.

Punta sull’ottimizzazione dei Core Web Vitals

Un dettaglio che spesso viene ignorato quando il cliente si chiede come essere primi su Google. Il motore di ricerca più famoso del web, da tempo, premia i portali che rispettano quelle che sono le regole della page experience. Vale a dire una navigazione sicura, quindi protetta da HTTPS.

Serve un sito web mobile friendly (e non basta avere un layout responsive) e senza pubblicità invadenti. Poi ci sono i Core Web Vitals, ovvero i segnali fondamentali per garantire una buona UX a chi naviga sulle pagine. Si lavora in termini di velocità di caricamento ma anche di reattività degli elementi, come ad esempio link e bottoni, e stabilità della grafica in fase di upload.

Ottimizzazione SEO e posizionamento nella parte alta della SERP sono collegati a un sito web veloce, reattivo e facile da usare. Anche questi elementi contribuiscono alla qualità del contenuto.

I risultati del Pagespeed Insight.
I risultati del Pagespeed Insight.

Rispettando tutte le regole che ottieni con una buona analisi su Pagespeed Insight. In questi casi il contributo di una web agency capace di realizzare e-commerce e siti web efficaci è fondamentale.

Trova buoni link in ingresso (backlink)

Impossibile dimenticare che per essere primi su Google bisogna lavorare anche con la SEO off-page. Soprattutto nei settori più competitivi, avere buoni link in ingresso aiuta a guadagnare autorevolezza. La logica è semplice: se ricevi molte menzioni sei un riferimento utile, di qualità.

Hai delle valutazioni esterne che però devono essere indipendenti. Detto in altre parole, Google vieta qualsiasi tipo di manipolazione per influenzare questo equilibrio. Non puoi acquistare link, è sconsigliato fare scambi di collegamenti o chiedere prodotti per una menzione.

In sintesi, i backlink devono essere naturali per comparire primi su Google. Chi non segue le regole rischia addirittura di ottenere l’effetto contrario e di subire una penalizzazione con perdita di ranking.

Entra nel circuito Google Ads

Come essere primi su google gratis? In molti casi non è possibile perché c’è troppo concorrenza, soprattutto per le keyword più competitive, dove c’è maggior probabilità di intercettare clienti. Come fare in questi casi? Molto semplice, si lavora con l’advertising (SEA – search engine advertising).

Entra nel circuito Google Ads
Le pubblicità su Google.

Il circuito Google Ads permette di creare annunci in search, su rete display (ovvero sui siti web che monetizzano con Adsense), per lo shopping e su YouTube. A te la decisione su dove conviene investire. Se hai dubbi c’è la soluzione: chiedi una consulenza mirata a chi fa web advertising.

Fai native advertising sui portali

Un’idea per sfruttare il ranking di altre piattaforme. Se vuoi posizionare il tuo brand in alto su Google puoi concordare la pubblicazione di contenuti lunghi e ben strutturati su portali generalisti. Il concetto è quello del native advertising, editoriali scritti da aziende che cercano visibilità.

Il testo non è commerciale ma informativo, affronta un tema utile al pubblico della piattaforma e si allinea alle scelte stilistiche ed editoriali. Però i riferimenti sono dell’azienda che ha pagato per esserci. In questo modo è possibile avere una strada indiretta al posizionamento su Google. Nel native advertising non hai link SEO, sono rel="nofollow" per evitare penalizzazione SEO.

Crea una scheda attività Google

Quando ci chiedono come arrivare primi su Google, in alcuni casi, si può fare un lavoro di local SEO con la scheda attività. Vale a dire un servizio gratuito messo a disposizione dal motore di ricerca per creare profili ufficiali delle attività local. Cosa comporta quest’azione semplice ma efficace?

Esempio posizionamento in prima pagina con local SEO.
Esempio posizionamento in prima pagina con local SEO.

Crei una scheda ufficiale che si posiziona a destra della SERP (o in primo piano da mobile search) per le ricerche con nome brand. Poi aumenti le probabilità di posizionarti nelle mappe di Google e nel local pack. Ovvero nelle pagine geolocalizzate del motore di ricerca.

Come ottenere buoni risultati? Uno dei consigli standard per essere ai primi posti su Google con la local SEO è quello di ottenere un buon numero di recensioni positive. Ecco cosa suggerisce Google:

Nel posizionamento dei risultati di ricerca locale vengono considerati il numero e il punteggio delle recensioni Google. Più numerose saranno le recensioni e le valutazioni positive, migliore sarà il posizionamento nei risultati di ricerca locale di un’attività.

support.google.com

Per tentare di essere primi in Google con le ricerche geolocalizzate conviene aumentare le recensioni su quella che un tempo era la scheda My Business. Non essere invadente con le richieste.

Basta sfruttare il buon lavoro che fai e ottenere in modo naturale i feedback dei clienti. È sufficiente per essere primi sul web grazie alla local SEO? In realtà bisogna lavorare anche su altri segnali, come le review su piattaforme esterne e l’ottimizzazione del sito web con le keyword local.

Fai SEO con i portali tematici

Come sottolineato nel paragrafo precedente, avere una buona presenza su quello che era Google My Business non è sufficiente. Come essere primi sui motori di ricerca? Se le richieste del tuo pubblico sono legate al circuito local può essere utile avere una presenza solida sui portali tematici. E trasformare la propria scheda in una emanazione del proprio brand. Un esempio su tutti: Tripadvisor.

Questo portale ha una capacità unica di posizionarsi in alto su Google per ricerche molto competitive perché ha un’autorevolezza invidiabile. Di conseguenza, se vuoi guadagnare visibilità sul motore di ricerca conviene aprire un account e curare la scheda nel miglior modo possibile.

Vale anche fuori dalla local SEO, ad esempio puoi sfruttare Trustpilot per avere una visibilità importante quando le persone cercano il tuo nome in relazione a opinioni, recensioni e valutazioni. Come essere primo su Google? In alcune circostanze conviene sfruttare la visibilità dei portali.

Visibilità online
categoria: Visibilità online
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Maddl è una Agenzia web, Google Partner, specializzata in Web Marketing, con particolare focus su temi quali eCommerce, SEO, Advertising, Lead Generation e Brand Identity.

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